giovedì 27 dicembre 2018

DIRE o NON DIRE? SPECULATIVA OD OPERATIVA?

Le due facce della Massoneria: operativa e speculativa. Due mondi che s'intrecciano dando Vita a una Terza dimensione: Matrix.

Matrix nel senso di Matrice. Una dimensione sub-sensoriale che placa le pulsioni e rende il Massone padrone di sé stesso. Lo scopo di ciò che si fa nel Tempio è proprio questo, portare il livello da speculativo a operativo.
Bene, ma come si opera?
Non ve lo dirò mai. Ma non tanto perché non posso dirlo, per una questione di riservatezza, ma proprio perché è impossibile portare il piano operativo all'interno di un qualunque lessico.
L'operatività fa parte di quella fascia di conoscenza che si ottiene solo sperimentando pesonalmente tutto ciò che di esoterico troviamo in Massoneria (ma non solo).

La Matrix massonica propone anch'essa le due pillole: "Azzurra, fine della storia, crederai a quello che vorrai". Farai Rituali, guarderai simboli, leggerai una marea di libri e li imparerai a memoria, ripeterai sino allo sfinimento una serie di frasi vomitate da altri che ti faranno sentire parte di un Tutto che non esite, un Tutto tuo, inutile e stantio. Ma tuo.

Pillola Rossa, restrai nel paese delle meraviglie e vedrai quanto è profonda la tana del Bianconiglio...".
Il salto nel buio. La scelta di guardarsi dall'alto, lo Zenit e il Nadir. Abbatterai le Colonne per entrare nel Reale Mondo dell'essere e del non-essere.

Ma la tana del Bianconiglio non ve la posso descrivere, ne ha una per ognuno di noi. Lo dovrete scoprire da soli. Ecco perché non è possibile parlare dell'operatività della Massoneria.
Della parte speculativa invece possiamo discuterne, confrontarci, dibattere e anche spiegare ai profani di cosa si tratta. In fondo non è che la crosta, il masso a forma di uovo che chiude l'ingresso della Tana. Il web è pieno di informazioni, pieno di scritti e di pillole blu.

Ma se deciderete di prendere la pillola Rossa fate attenzione: vedrete ciò che non avreste voluto vedere, capirete ciò che non è capibile, sentirete che una Forza inimmaginabile attraverserà il vostro essere come fosse un vento di tramontana. Ma, tranquilli, è solo l'inizio.
La battaglia è appena cominciata.

Fabio Pedrazzi

domenica 9 dicembre 2018

J'ACCUSE AL "DIRITTO"

Ebbene sì, voglio andare controcorrente.Tutti sbandierano i Diritti e io voglio invece parlare dei Doveri. Vorrei che oltre alla carta dei Diritti Umani se ne facesse una dei Doveri Umani. Questa umanità si deve rendere conto che HA DEI DOVERI, che ognuno di noi ha dei doveri, e non solo diritti.
Abbiamo doveri verso noi stessi, verso i nostri simili, verso il pianeta che ci ospita, verso qualunque forma di organizzazione sociale che ci siamo scelti. Ne abbiamo anche verso quelle forme di organizzazione sociale che ci vengono imposte: in quel caso abbiamo il dovere di combatterle.
Abbiamo il dovere morale di aiutare chi sta peggio di noi, sia che siamo Massoni o no.

Ogni Massone lo dovrebbe ben sapere: non ci si eleva attraverso i diritti ma bensì attraverso i doveri. Ecco che nella nostra Istituzione troviamo regole, procedure, paletti morali e binari etici dai quali non si può uscire. Il concetto fondante di questo mondo capitalistico-amorale è fondato sullo spargimento a pioggia dei Diritti: tutti hanno diritto a qualcosa, pochi si sentono invece in dovere.
Oggi la Massoneria dovrebbe portare avanti un concetto diverso: tutti hanno dei Doveri, ognuno al proprio livello. I Maestri hanno il Dovere di aiutare nella crescita gli Apprendisti, hanno il DOVERE!!! Non: siamo sempre tutti Apprendisti... no, troppo facile. Chi ha fatto consapevolmente un pezzo di Strada aiuti chi ancora la deve percorrere.


Gli Stati hanno dei doveri. Hanno il dovere di difendere i PROPRI cittadini, di aiutarli nel momento del bisogno, di essere attenti alle esigenze dei nuclei più fragili di chi non ce la fa con le proprie forze. Hanno il Dovere di essere paladini della vittima nei confronti del carnefice. Attualmente, nel nostro Stato di Diritto avviene esattamente il contrario (gli avvocati mi perdoneranno, ho giocato sui termini), ecco ancora che il Diritto fa marcire l'etica. Il Diritto lo si conquista con la fatica e con il tener fede ai propri doveri.

I cittadini hanno dei doveri. Hanno il dovere di rispettare le regole del buon vivere in armonia e pace, del non sovrastare l'altro, di non commettere atti che vanno a discapito dell'altro... un vecchio adagio recita: la tua libertà finisce dove comincia quella dell'altro, ancora una volta il Dovere sta sopra il Diritto. I cittadini o gli esseri umani in genere, hanno il Dovere di rispettarsi e di rispettare. Partiamo da qui e soverchiamo il concetto: io ho il diritto di essere rispettato, partiamo da noi stessi.

Abbiamo il Diritto di protestare: NO: NOI ABBIAMO IL DOVERE DI FARLO se contro ciò che protestiamo non è eticamente giusto e va a discapito del buon senso e della moralità.
Poi possiamo riversare come liquido di una cloaca tutti i pensieri filosofici sul: ma cos'è la morale... non facciamo i furbetti, noi Massoni lo DOBBIAMO sapere che cosa è morale e cosa no, abbiamo il Dovere (ancora una volta) di saperlo, abbiamo il dovere di portare la nostra visione di Uguaglianza, Fratellanza e Libertà nella società che ci ospita. Abbiamo il Dovere di farlo. IL DOVERE.

Ma non lo facciamo, ci siamo persi nei rivoli della cloaca di prima e ci siamo rivestiti anche noi di Diritti. Abbiamo costruito nazioni sulla Carta dei Diritti... ora facciamolo su quella dei Doveri.
Diritti e Doveri sono come la S:. e il C:. , da soli non funzionano, possiamo spostare più o meno l'importanza dello strumento, ma sempre insieme devono lavorare.
Bene spostiamo il C:. della spiritualità del Dovere e portiamo sotto la S:. del Diritto.

Ecco il mio j'accuse nei confronti del Diritto, per il poco che vale, per il poco che conta vi dico:
abbracciamo la LIBERTA' DEL DOVERE e mettiamo in secondo piano la gabbia dei Diritti che, per il momento, ci hanno solo imbarbarito.

Fabio Pedrazzi

domenica 2 dicembre 2018

L'ANTRO ALCHEMICO NEL TEMPIO MASSONICO

Il Tempio come antro alchemico è possibile? Dipende. Tutto è correlato e concatenato, e ogni movimento all'interno del Tempio è "dipendente" dal grado di consapevolezza di chi lo compie. Ogni respiro ha un significato, ogni emozione è il risultato di una complessa formula alchemica progettata nella notte dei tempi da chi aveva in sé le libertà delle Parole oggi perdute, per lo meno dalla gran parte dei Massoni o di chi si definisce tale.

Durante una Tornata accadono alcuni eventi che defineri proprio: alchemici.
Dove per alchimia intendo quello strano fenomeno di coagulazione spirituale tanto ben decritto da Goethe nelle sue Affinità Elettive. Vengono a crearsi dei piani sottili diversificati dove le vibrazioni si espandono in maniera differente per ogni gruppo di consapevolezza.
E non parlo di Grado o Grembiulino, ma proprio di consapevolezza. Ci sono Apprendisti che riescono ad alzare la propria frequenza librandosi nel mondo di mezzo, e ci sono Maestri che stanno ben piantati nella loro mente appesantiti dai metalli che non riescono a lasciare fuori dal Tempio, ma soprattutto da sé stessi.

Ecco che il Tempio diventa l'antro dell'Alchimista dove il M:.V:. è il direttore dei Lavori. Se consideriamo il Tempio come un Atanor dove fondere insieme le varie "anime" ci serve però un manuale per le istruzioni: il Rituale.
Metabolizzato il Rituale, possiamo passare alla seconda fase: dopo il Fondi (nell'Atanor) ecco il Coagula dei piani sottili. Chi avrà saputo fare il salto quantico durante la fusione potrà accedere ai mondi superiori, quelli invisibili, sottili, delicati più di un pensiero.
Ciò che rimane dopo il Solve et Coagula sono solo delle scorie inutili, molto probabilmente irrecuperabili.

Ma che è successo a chi si è sciolto nel cosmo quantico e coagulato in altra forma-pensiero?
Tutto. Tutto è cambiato in quel corpo biologico, è cambiata la sua chimica, la sua capacità di percezione, la sua sensibilità cognitiva. Ma soprattutto è cambiato "l'essere". Ora è UNO coagulato con il TUTTO. Ora è in grado di passare da un piano sottile all'altro grazie al ripristino delle sue funzioni originarie. Si è rigenerato fondendosi con quell'Energia che chiamiamo a connessione ogni volta che il M:.d:.C:. unisce il Sopra con il Sotto.
Quindi, Fr:. e Sr:., quando entrerete in un Tempio, ricordatevi dove state mettendo il vostro corpo e il vostro Essere, che cosa state attivando e che cosa potrebbe succedere. Se sarete nel Qui e Ora, forse, potrete capire se avete in voi stessi la Pietra Filosofale oppure siete ancora Scorie.
In ogni caso avrete fatto un passo avanti verso quel grado di consapevolezza che vi servirà per oltrepassare la decima porta.

Fabio Pedrazzi