domenica 23 gennaio 2022

IL CUSTODE DEL NUMERO SETTE

 Oggi vi presento il mio libro, appena pubblicato... è il seguito de La filosofia dell'Alchimista.

Questo è il linkper l'acquisto: https://www.amazon.it/dp/B09PKVSSTN

E questo è l'incipit del volume... buona lettura.

Incipit

Sopra la Cattedrale una nuvola nera addensava oscuri presagi. Il Rosone emanava i suoi raggi invisibili.
L’Ara si era trasformata in Altare e la vittima scarificale giaceva prona sul pavimento. Le braccia sotto la testa e l’anima legata con un filo d’oro.
Dal portone centrale entrò un uomo. La sua larga casacca era bianca, con una grande croce rossa che ondeggiava al ritmo dei sette respiri. Il centro della croce era posizionato sul centro dell’uomo.
Le colonne della Cattedrale erano alte, di pietra morbida, sì che l’Illuminato potesse indurirle tramite i Lavori notturni.

I passi dell’uomo risuonarono tra le navate, tre, una centrale e due laterali.
Sul pavimento, tra i mosaici, uno prese il suo sguardo: il Tre volte eccelso, colui che era e sarà, il Maestro dei Maestri.
Passò di lato per non profanare l’effige e alzò lo sguardo.
Un cielo stellato chiudeva lo Spazio del Bianco e del Nero, il Libro Sacro era aperto sull’altare, rivolto a Est.

Guardò la donna sdraiata sul pavimento.

«Cosa fai qui?»
«Aspetto»

L’uomo con la casacca e il mantello bianco, soppesò le parole.

«È inutile, non verrà»
«Come sai che sto aspettando qualcuno? E soprattutto come sai che non verrà?»
«Ho camminato a fianco del Tre volte eccelso senza posare il mio piede sull’effige»
«Lui ha tracciato intorno all’uomo e alla donna i disegni sacri… verrà»
«Non verrà»
«Perché ne sei così sicuro?»
«Perché io sono il custode»

La donna si alzò da terra. Si aggiustò la veste e sistemò i capelli. I suoi occhi, verdi come la Tavola, s’illuminarono.

«Se tu sei il custode allora hai la risposta»
«No… io la custodisco, la tengo nel Buio per far sì che la Luce dell’ignoranza non la trovi»
«Seguimi»
«Dove?»
«Nel mondo del non-mondo, dove le tenebre sono lucenti e la luce è senza luce, nell’antro dell’alchimista Hermes, colui che ha catturato il drago e ha trasmutato il piombo in oro e sé stesso in Acqua… ti voglio portare a Oriente, dove il Sole è il padre e la Luna la Madre, ti voglio portare dove potrai riposarti e consegnare a Gaia la Risposta… il Segreto»
L’uomo e la donna si avviarono verso la Grande Porta.
Il loro cammino era iniziato.


domenica 5 dicembre 2021

Tornare alle Locande?

Tornare alle locande?

Forse... ovviamente è un mio personalissimo pensiero, però è un po' di tempo che mi gira nel cuore. Tornare alla costruzione del Tempio in modo silente e sommerso, abbandonando orpelli colorati e grembiuli roboanti. Rimettere al centro il percorso invece dell'arrivo... ricordansosi che a volte, il melograno va aperto e i chicchi/semi vanno dispersi nel mondo, in modo che, pian piano, possano rinascere nuove piantine.

Ecco perché sono convinto che Hermes l'alchimista farà un viaggio a ritroso nello spazio-tempo dell'atanor. L'oca uscirà dalla bottiglia e Oriente e Occidente si uniranno in un cerchio sottile, fatto del vuoto cosmico che riporterà il pendolo al suo movimento essenziale...

La visuale da Zenit e Nadir è abbastanza sconsolante: un guscio vuoto con la polpa marcia... e il trinomio si è rotto... disperso nel mare della pochezza e dell'ignominia. Ma Hermes si trasforma, diventa acqua e fuoco, terra e vento... e come il vento si nasconde tra le fronde del sapere e della conoscenza, rimanendo silente e immobile muovendosi veloce tra i piani sottili del non-essere.

Torna a Tebe e alla vecchia Scuola, dove il segno era il verbo e il verbo era il silenzio e nel silenzio la Locanda si riempie nuovamente del nulla cosmico, unico elemento per il raggiungimento della pietra filosofale. Formule, Rituali e Riti, si mescolano come il vino nell'acqua, perdendo freschezza e sapore, creando una nuova materia... fatta di tutto e niente.

Perdendo la vibrazione si sono perse le Parole, appesantendo il segno si è perso il simbolo. L'Hiram operativo è stato ucciso, era stato predetto... l'acacia non è stata trovata e al suo posto ne è stata piantata un'altra, simile ma non uguale. 

Tutto è stato rifatto, il falso ha soppiantato il vero e la piramide non si è rovesciata... il Tempo si è fermato sui quadranti e lo Spazio si è dilatato nelle anime perse dell'ego narcisista. Non resta che abbandonare a sé stesso il guscio vuoto che naviga senza meta nel fiume della Via.

Forse... ma è un mio personalissimo pensiero, tornare alle Locande non poi così sbagliato.

Fabio Pedrazzi

martedì 14 settembre 2021

IL GIURAMENTO

Il Giuramento massonico, un atto che viene quasi costantemente vissuto come una sequenza di parole lette o ripetute... perché così si fa.

Sono anni che assisto a iniziazioni e sono anni che vedo giurare in modo leggero e senza capire cosa si sta facendo. Un Giuramento iniziatico, come tutta la Via, lavora anche se chi la intraprende o chi giura, non è consapevole di quello che fa. Ciò è normale, nessuno inizialmente può raggiungere una consapevolezza tale da capire fino in fondo il significato di quelle frasi, ma ciò non toglie che è forse l'atto più sacro del percorso massonico.

Venir meno al Giuramento iniziatico significa perdere lo scudo protettivo che esso rappresenta verso sé stessi.  La Via è un percorso personale e la Massoneria è un metodo per percorrerla. Ma come tutte le Vie il Conosci te stesso è alla base della costruzione che siamo invitati a portare a termine, cercando di capire che il risultato finale non è la piramide ma il fatto di averla costruita.

Perché parlo di scudo protettivo? 

Al di là del sistema allegorico utilizzato nella costruzione del Giuramento, ormai diverso tra le varie Obbedienze, c'è un aspetto che vedo non essere capito dai più: il Giuramento crea e il Giuramento distrugge.

Non è il M.·. V.·. che "crea" il Massone... è il Giuramento, un giuramento fatto principalmente verso sé stessi, venir meno all'impegno preso significa venir meno a sé stessi... e ciò provocherà tutta una serie di concatenazioni negative che lo spergiuro, come viene chiamato in gergo massonico, attirerà sudi  sé, senza nemmeno rendersene conto. L'iniziato privo dello scudo del giuramento è un essere fragile, perché a differenza del profano, che è rimasto sempre privo della Vista, l'iniziato ne è invece provvisto e l'acqua amara da lui solo assaggiata, si trasformerà in quotidiana pesantezza.

L'aspetto dell'autodistruzione per chi viene meno al Giuramento, è ben presente nel Rituale di Primo Grado. Il C.·. sul cuore, per esempio, è una di quelle situazioni dove la simbologia non è così ermetica. Ma tutto il Giuramento è permeato da questo concetto, fino a diventare truculento, allegoricamente parlando... ma ciò non toglie la sua sacralità.

Quindi, esorto chiunque sia sulla Via, a guardarsi dentro per cercare di capire se sta seguendo ed eseguendo ciò che ha giurato.

A me è servito.


Fabio Pedrazzi


venerdì 14 maggio 2021

La Massoneria, fuori e dentro il Temp(i)o

Ho giocato sulla parola Temp(i)o perché credo che in fondo si tratta dello stesso fenomeno. Il Tempio fisico del Massone praticante, si pone nel sistema spazio-temporale di colui il quale mette in atto il vibrato dei rituali, dove per rituale intendo quell'insieme di concetti, aromi e frequenze che compongono il "segreto".

Operare nel Tempio fisico comunemente accettato, sotto la volta celeste ricostruita fuori dal tempo-spazio, fa parte di ciò che i massoni chiamano: tradizione. Con essa, tutto ciò che concerne il visibile e il tangibile, una liquefazione continua, in cui, simboli, simbologia e conoscenze esoteriche, si spargono al vento come piume di un'oca malvagia e ignorante.

 Esiste una Massoneria visibile e una Massoneria invisibile, così come esistono massoni che in essa vivono e massoni che in essa scompaiono. 

Esiste poi: LA MASSONERIA. 

Essa è stata, è e sarà, a prescindere dai massoni. Può assumere forma splendente o buio totale. Diventare visibile o rimanere in uno oscuro forziere in attesa che qualche massone la trovi. Il Gufo minerviano non tutti sono in grado di capirlo, non tutti avranno il privilegio di leggere le zone bianche del libro dei segreti... non tutti faranno i viaggi che portano alla rinascita di Hiram. La Massoneria vivrà comunque, perché è fuori e dentro il Tempo.

Il Tempio si è fatto erigere in forma fisica per darci traccia della Via da seguire, per dirci che siamo ciechi e che quindi, qualunque Luce ci venga data non ci servirà a nulla... se non diventeremo noi stessi la nostra cecità. La volta celeste ricostruita fuori dal sistema tempo-spazio è un altro simbolo fisico che tiene il massone ancorato a un sogno, un sentire e un vibrare che va oltre la sua compensione.

Il fatto che LA MASSONERIA è stata, è e sarà, a prescindere da i massoni... la rende parte integrande dell'Universo, unico non-luogo che il massone dovrebbe frequentare... il Tempio è un portale quantico che gli permette, se compreso, di entrare nei "segreti" di quella conoscenza che porterà il Massone al: Conosci te stesso. Primo passo verso la consapevolezza di Tebe.

Un abbraccio

Fabio Pedrazzi



venerdì 12 marzo 2021

INCIPIT del libro: IL CUSTODE DEL NUMERO SETTE

Oggi vi posto l'incipit del mio ultimo libro (seguito de: La filosofia dell'alchimista) che sto scrivendo...

Incipit

Sopra la Cattedrale una nuvola nera addensava oscuri presagi. Il Rosone emanava i suoi raggi invisibili. L’Ara si era trasformata in Altare e la vittima scarificale giaceva prona sul pavimento. Le braccia sotto la testa e l’anima legata con un filo d’oro.

Dal portone centrale entrò un uomo. La sua larga casacca era bianca, con una grande croce rossa che ondeggiava al ritmo dei sette respiri. Il centro della croce era posizionato sul centro dell’uomo.

Le colonne della Cattedrale erano alte, di pietra morbida, sì che l’Illuminato potesse indurirle tramite i Lavori notturni. 

I passi dell’uomo risuonarono tra le navate, tre, una centrale e due laterali. Sul pavimento, tra i mosaici uno prese il suo sguardo: il Tre volte eccelso, colui che era e sarà, il Maestro dei Maestri.

Passò di lato per non profanare l’effige e alzò lo sguardo.

Un cielo stellato chiudeva lo Spazio del Bianco e del Nero, il Libro Sacro era aperto sull’altare, rivolto a Est.

Guardò la donna sdraiata sul pavimento.

«Cosa fai qui?»

«Aspetto»

L’uomo con la casacca e il mantello bianco, soppesò le parole.

«È inutile, non verrà»

«Come sai che sto aspettando qualcuno? E soprattutto come sai che non verrà?»

«Ho camminato a fianco del Tre volte eccelso senza posare il mio piede sull’effige»

«Lui ha tracciato intorno all’uomo e alla donna i disegni sacri… verrà»

«Non verrà»

«Perché ne sei così sicuro?»

«Perché io sono il custode»

La donna si alzò da terra. Si aggiustò la veste e sistemò i capelli. I suoi occhi, verdi come la Tavola s’illuminarono.

«Se tu sei il custode allora hai la risposta»

«No… io la custodisco, la tengo nel Buio per far sì che la Luce dell’ignoranza non la trovi»

«Seguimi»

«Dove?»

«Nel mondo del non-mondo, dove le tenebre sono lucenti e la luce è senza luce, nell’antro dell’alchimista Hermes, colui che ha catturato il drago e ha trasmutato il piombo in oro e sé stesso in Acqua… ti voglio portare a Oriente, dove il Sole è il padre e la Luna la Madre, ti voglio portare dove potrai riposarti e consegnare a Gaia la Risposta… il Segreto»

L’uomo e la donna si avviarono verso la Grande Porta. Il loro cammino era iniziato.

 

Fabio Pedrazzi

 

venerdì 4 dicembre 2020

IL RITO FRANCESE - Il nuovo libro di Francesco Guida

Oggi vi presento un libro davvero interessante: Il Rito Francese di Francesco Guida 

Ve lo consiglio, la prefazione è di Luigi Pruneti.

 

Questo libro vuole essere un tentativo di risposta, o quantomeno l'avvio di una riflessione che riguarda tutti, massoni e non massoni, sul futuro di una agenzia etica, con cui, piaccia o meno, bisogna confrontarsi, e il cui esito non potrà che essere la costruzione di nuovi orizzonti oppure l'estinzione totale.


sabato 14 novembre 2020

IO NON CI STO

 

Bellissima riflessione della Sr:. Claudia Filippini... 

Io non cisto. Guardando quello che accade in questo mondo, il mio disgusto arriva al limite. Molte domande affollano la mia mente. Perché la Massoneria non si ribella a quello che sta succedendo in questo mondo. Perché non ci opponiamo. Ne fa parte ad alti livelli? Non ho risposte. Ma so che questo non lo voglio per il mio futuro e per il futuro che verrà dopo di me. Non capisco, o meglio, non voglio accettare il disegno che c’è dietro a tutto quello che sta per accadere. È inconcepibile per me, seppur ho ben chiaro i loro intenti: decimare l’umanità. Libertà, Uguaglianza, Fraternità. Questi tre principi sono alla base della Massoneria Universale.

 

Libertà. Hanno violato la libertà di ogni individuo limitandola nel movimento, hanno vietato l’abbraccio ed il bacio fraterno e Massonico, impediscono il congiungimento delle persone ed ora vogliono limitare anche la scelta di vivere o di morire. Hanno reso vana lo lotta che gli uomini, sacrificando le loro vite, hanno ottenuto nel corso dei secoli. In un attimo hanno distrutto quello che i nostri padri avevano costruito con tanto sacrificio per lasciarlo a chi sarebbe venuto dopo di loro. Non possiamo e non dobbiamo accettare tutto questo, non solo per noi ma per salvaguardare quest’umanità che Loro vogliono annientare, che loro si assurgono il diritto di scegliere chi debba continuare a calcare questa terra e chi no. Noi operiamo per il bene dell’umanità e sebbene siamo piccole briciole in questo grande mondo, sebbene non possiamo arrivare neanche a concepire cosa ci sia dietro tutto questo, sebbene non possiamo contrastarlo fisicamente, dobbiamo trovare il modo per opporci e iniziare a combatterlo in altro modo. Le menti degli uomini sono state condizionate a credere che questo sia giusto. Sono state obbligate ad accettarlo e condividerlo. Solo su questo piano dobbiamo lavorare. Lavorare per innalzare l’intelletto degli uomini e far capire, in modo non diretto, che stanno sbagliando. Sarà dunque un lavoro lungo e difficile, ma nella nostra diversità, possiamo e ribadisco, dobbiamo tentare. È un nostro dovere.

Uguaglianza. Neanche questo principio è stato rispettato: L’uguaglianza, per come la vedo io, è una conseguenza della libertà. Oggi non esiste più il pensiero libero, perché gli stessi individui che hanno abbracciato il nuovo disegno mondiale, ti tacciano nel peggiore dei modi se esprimi un’opinione diversa dalla loro. Sono state fatte guerre a favore dei diritti dell’uomo e dell’uguaglianza tra le genti, guerre razziali in atto ancora oggi. Ma nel mondo piccolo se ne sta combattendo un’altra ancora più potente. Una guerra sorda e subdola per dividere ancora di più le genti.

Fraternità. Una parola magnifica che racchiude quello che di più bello possa avere un essere umano. Molto difficile da attuare per l’aridità che alberga nei cuori di questa umanità. Sotto questo nome, oggi vengono messe in atto i peggiori crimini. Gli uomini hanno dimenticato il vero significato di questa parola.

Alla luce di queste mie considerazioni, abbracciando questi Nostri tre princìpi, vi chiedo di aiutarmi a raggiungere questo obiettivo. Per quanto mi sarà concesso di vivere, non mi arrenderò a vedere il mondo ridotto ad un nulla in mano a uomini che per denaro calpesteranno ogni essere su questa Terra.

Ho detto.

 

Claudia Filippini