giovedì 29 marzo 2018

MASSONERIA E POLITICA

Sgombriamo subito il campo: non si parla di politica e religione nel Tempio e durante i L:. R:., per il resto la Massoneria fa politica eccome. Non ci sarebbero state rivoluzioni e Costituzioni se così non fosse stato. Se il Massone non porta nel sociale i propri valori è un Massone sterile.
Detto ciò sono a rispondere ad una domanda che mi fanno spesso e che circola sui social: come fa un Massone a votare i 5 Stelle che non li vogliono tra i propri candidati in Parlamento?

Orrore orrore, ci schifano...
No, il problema è ben diverso, a mio parere ovviamente. Il problema sta nella coltre di letame in cui varie obbedienze, GOI in primis, hanno portato la massoneria italiana negli ultimi quarant'anni.
Se il mondo profano ci vede come il fumo negli occhi non prendiamocela con i profani, facciamoci un esame di coscienza e cerchiamo di lavorare per far sì che questa Istituzione riacquisti il posto che merita: punto di riferimento etico-morale di ogni società.

Se una commissione d'inchiesta dello Stato al quale hai giurato fedeltà Ti chiede gli elenchi... tu li consegni. Inutile blaterare frasi vuote e vantare "fierezze massoniche"... sono fiero di essere massone ma gli elenchi non te li consegno... faccio beneficenza e la sbandiero ai 4 venti... gli esempi sarebbero tanti.
Ma torniamo ai 5 Stelle. Quando ci si candida ti fanno firmare un modulo in cui dichiari di non appartenere alla massoneria, se menti e ti scoprono sei fuori. Ovvio e giusto.
Hanno preso questa decisione per evitare, una volta eletti... come poi è successo, di trovarsi sommersi da merda mediatica. Hanno preso questa decisione perché oggi in Italia essere massoni non è un vanto ma un ruolo scomodo fatto di pregiudizi e preconcetti tutt'altro che lusinghieri.
E' una scelta che un movimento politico ha fatto, giusta o sbagliata va accettata e, se possibile capita. Anch'io penso che all'interno della massoneria italiana ci sono persone splendide che sarebbero utili per il bene comune... ma grazie al pessimo lavoro fatto in questi ultimi quarant'anni dobbiamo prendere atto che il mondo profano ci avverte solo ed esclusivamente come pericolo.
La colpa è nostra, è di chi ha diretto le maggiori Obbedienze e di chi ancora si sta muovendo con un becero materialismo e opportunismo dove invece bisognerebbe cominciare a dialogare e soprattutto rispettare i landmark che devono guidare i passi di ogni Massone nel mondo.

Detto ciò se i 5 Stelle portano in Parlamento programmi e proposte valide li si vota, se non si è d'accordo non li si vota, ma non ci si ferma agli stessi preconcetti che tanto ci danno fastidio. Il metodo di lavoro massonico è quello in primis di ascoltare, a priori posso solo sapere che farò la pipì.

venerdì 23 marzo 2018

Giove dipinge farfalle - Dosso Dossi (fine'400 primi del '500)

Quest'opera è stata ritrovata a Cracovia grazie ad un collezionista privato, nemmeno se ne conosceva l'esistenza.
Leggendo varie recensioni (profane) fatte da critici d'arte, anche autorevoli, mi è subito saltata agli occhi la differenza interpretativa con cui ci accosta a quest'opera.
Ovviamente un iniziato ha chiavi di lettura differenti quindi, con molta umiltà, cercherò di dare la mia interpretazione confidando che F:. più esperti possano aggiungere informazioni o correggere errori.

L'opera è un racconto alchemico della trasmutazione del piombo in oro e Giove non sta dipingendo farfalle ma una sola farfalla. Si noti infatti che quella dove è posizionato il pennello è incompiuta, la seconda è finita ma immobile mentre la terza svolazza libera su di un fondo grigio che tanto ricorda il piombo.
Dietro la tela grigia e la metamorfosi della farfalla si vede "l'oro" che si espande nel cielo sopra un paesaggio di acacie.
Alle spalle di "Giove" c'è Mercurio, elemento fondamentale per la trasmutazione alchemica del piombo in oro. Mercurio si gira e rivolgendosi ad una Grazia fa cenno di stare il silenzio. Ma forse non è il cenno del silenzio profano ma quello che Hiram di Tiro rivolge al servo nel 4° grado del RSAA. Se così fosse allora nemmeno la figura di Giove è da intendersi come appare ma va vista come raffigurazione di Salomone e conseguentemente la Grazia rappresenta il servo "impiccione".

Visto che questo blog è di libera lettura mi fermo qui nell'analisi iniziatica dell'opera. Comunque mi appare chiara la vocazione alchemica del dipinto.
Ora attendo i vostri suggerimenti e vostre analisi.

mercoledì 14 marzo 2018

IL RITRATTO DEL VERO MASSONE

In questo post lascio spazio ad un testo non mio: è il frontespizio del libro SIMBOLICA dei gradi di perfezione e degli ordini di saggezza di Irene Mainguy.
Buona lettura.
PS: ovviamente il logo di loggia non fa parte del libro.