giovedì 27 giugno 2019

Il TESORIERE... ma è davvero solo il ragioniere di Loggia?

In genere questo ruolo, nelle Logge, viene dato a chi nella vita profana "sa far di conto".
Il suo compito è quello di riscuotere le capitazioni, tenere in ordine il bilancio della Loggia e interfacciarsi con l'Obbedienza, dove esiste, in modo che tutta la parte finanziaria  sia giusta e perfetta.
Ma è davvero solo questo il compito del TESORIERE?


Ovviamente no.
Ha un compito molto più difficile e, non ho dubbi a dirlo: di alto spessore.
Il TESORIERE è colui il quale si DEVE accorgere quando un Fr: o una Sr: hanno trasmuato il loro piombo in oro.
E' il primo che deve capire quando un membro di Loggia ha fatto un passo avanti, meritando per questo un passaggio di grado oppure, se già Maestro (rimaniamo sempre nella M:.A:.), sarà in grado di affrontare argomenti sempre più trasmutativi.

Il TESORIERE è un po' l'Alchimista della comunità massonica in cui opera. E' colui che da la giusta caratura all'Oro che si forma in Loggia. Un Oro spirituale ovviamente.

Il TESORIERE valuta attentamente i vari Metalli, leggi qualità elementali, che vengono prodotti dai Fr: e dalle Sr:., ne valuta proprio il peso specifico che hanno all'interno della Loggia e cerca di preparare i Fr:. e le Sr:. alla "trasmutazione" in quell'Oro spirituale che serve a poi a "pagare gli operai".
- Pane e vino per gli Apprendisti, in quanto ancora non in grado di "amministrare" le proprie entrate (da qui la confusione sul fatto che gli Apprendisti non debbano essere messi a conoscenza delle finanze di Loggia... quelle profane vanno esplicitate a tutti, altro livello è quello alchemico)
- Argento per i Compagni
- Oro per i Maestri

Fatta questa caratura consegna le proprie indicazioni al M:.V:. e da la possibilità al 1° Sorv:. di dichiarare se tutti gli "operai" sono soddisfatti della paga.
La "paga"... sono i lavori di Loggia a cui hanno assistito e partecipato.
Quelli sono i metalli preziosi che la Loggia produce e che il TESORIERE deve essere in grado di valutare.

Capite bene che questo ruolo è ben lontano dal mero mettere i fila i numeri.
Perciò alle prossime distribuzioni di cariche, tenete presente anche l'aspetto esoterico-alchemico del candidato oltre che il diploma profano.

Curiosità:
la sua collocazione nel Tempio è a Est-Nord Est
i suoi pianeti sono Venere e la Luna
la sua qualità è la Terra e come simbolo ha il Toro.

Fabio Pedrazzi

domenica 9 giugno 2019

ANCORA SULLE LUCI NEL TEMPIO

Torno ancora sulle Luci nel Tempio perché alcuni Fr:. e Sr:. me lo hanno chiesto. Nell'articolo LE LUCI SUGLI SCRANNI, ho portato una mia teoria sulla sequenza di accensione delle Luci.
Il Testimone e le luci sugli scranni del MV, del 1° e del 2° Sorv:. dovrebbero essere accese prima dell'ingresso nel Tempio da parte dei Fr:. e delle Sr:., e questa operazione andrebbe fatta dal M:.d:.C:. il quale opererà in questo modo:
prende la Luce da uno stoppino che gli accende il M:.V:. nella Sala dei Passi Perduti., con tale lumicino entra nel tempio e accende il Testimone, il candelabro a tre braccia sullo scranno del M:.V:., poi quello a due braccia del 1° Sorv:. e infine quello del 2° Sorv:., fatto ciò esce e si prepara a far entrare tutti nel Tempio. Questo in sintesi il mio pensiero sull'accensione delle Luci.

 A suffragio di ciò ho trovato un testo molto interessante del Fr:. Ivan Mosca.
Ve lo posto qui di seguito in modo da agevolarne la lettura senza doverlo ricercare:

"Quando i Fratelli compiono la "marcia rituale d'ingresso" (è il Maestro delle
Cerimonie che guida la fila degli Apprendisti, dei Compagni, dei Maestri, degli Ufficiali e dei Dignitari e, per ultimi, del 2° Sorvegliante, del 1° Sorvegliante e del Maestro Venerabile), il Tempio è immerso nella penombra. Sono accesi soltanto:
 
-  il Testimonio: alla testa della Colonna di Meridione (accanto, cioè, al posto che compete al Maestro delle Cerimonie), vi è un candelabro, la cui candela è accesa (prima dell'ingresso) dal Maestro delle Cerimonie con il "fuoco" fornito dal Maestro Venerabile,
-  il Sole, la Luna e il Delta Sacro che brillano all'Oriente (il primo sulla metà "diurna" del Tempio, la seconda, in forma di crescente lunare, sulla metà "notturna" e il terzo sopra il trono del Maestro Venerabile);
-  tre lampade poste rispettivamente sulle cattedre del Maestro Venerabile (e può trattarsi di un lampadario o candeliere a 3 luci), del 1° Sorvegliante (a 2 luci), del 2° Sorvegliante (a una luce) anche per consentire loro la lettura del Rituale.
 
Vengono poi accesi, nel prosieguo dei Lavori, i 3 candelabri posti al centro del Tempio. A questo punto, secondo il Rituale, il Maestro delle Cerimonie dovrebbe provvedere alla completa accensione delle luci nel Tempio. Tuttavia, data l'importanza analogica delle parti rituali ancora da compiere (lettura della Tavola e tracciamento o collocazione del Quadro di Loggia), 
sarebbe opportuno che il Maestro delle Cerimonie accendesse soltanto una lampada (meglio una candela) sul tavolino de! Fratello Segretario. In seguito, dopo l'approvazione delta Tavola architettonica tracciata nella precedente tornata e dopo il tracciamento o la collocazione del Quadro di Loggia, il Maestro delle Cerimonie può completare l'accensione di tutte le luci del Tempio, prima di osservare "se nella sala dei passi perduti vi sia qualche Fratello che chiede di entrare...".
Al termine dei Lavori, dopo il giuramento del segreto, le luci nel Tempio andrebbero spente con un ordine esattamente inverso a quello di accensione.
Poi, il Maestro delle Cerimonie cancella o toglie il Quadro di Loggia, riallinea i 3 candelabri, inserisce il supporto musicale previsto per la "marcia di uscita" e guida i Fratelli fuori del Tempio secondo lo stesso ordine di ingresso.
Poi, mentre i Fratelli rimangono in attesa, il Maestro delle Cerimonie rientra nel Tempio a spegnere il Testimonio, il Sole, la Luna e il Delta Sacro, disinserendo il supporto musicale e curando che tutto resti perfettamente in ordine.".

Detto ciò non rimane che fare una riflessione sul Rituale in uso nella propria Loggia e vedere quali sono le differenze. Personalmente trovo logico e massonicamente sensata l'esposizione del Mosca. 

Fabio Pedrazzi