Il Testimone e le luci sugli scranni del MV, del 1° e del 2° Sorv:. dovrebbero essere accese prima dell'ingresso nel Tempio da parte dei Fr:. e delle Sr:., e questa operazione andrebbe fatta dal M:.d:.C:. il quale opererà in questo modo:
prende la Luce da uno stoppino che gli accende il M:.V:. nella Sala dei Passi Perduti., con tale lumicino entra nel tempio e accende il Testimone, il candelabro a tre braccia sullo scranno del M:.V:., poi quello a due braccia del 1° Sorv:. e infine quello del 2° Sorv:., fatto ciò esce e si prepara a far entrare tutti nel Tempio. Questo in sintesi il mio pensiero sull'accensione delle Luci.
A suffragio di ciò ho trovato un testo molto interessante del Fr:. Ivan Mosca.
Ve lo posto qui di seguito in modo da agevolarne la lettura senza doverlo ricercare:
"Quando i Fratelli compiono la "marcia rituale d'ingresso" (è il Maestro delle
Cerimonie che guida la fila degli Apprendisti, dei
Compagni, dei Maestri, degli Ufficiali e dei Dignitari e, per ultimi, del 2°
Sorvegliante, del 1° Sorvegliante e del Maestro Venerabile), il Tempio è
immerso nella penombra. Sono accesi soltanto:
-
il Testimonio: alla testa della Colonna di
Meridione (accanto, cioè, al posto che compete al Maestro delle Cerimonie), vi
è un candelabro, la cui candela è accesa (prima dell'ingresso) dal Maestro
delle Cerimonie con il "fuoco" fornito dal Maestro Venerabile,
-
il Sole, la Luna e il Delta Sacro che brillano
all'Oriente (il primo sulla metà "diurna" del Tempio, la seconda, in
forma di crescente lunare, sulla metà "notturna" e il terzo sopra il
trono del Maestro Venerabile);
-
tre lampade poste rispettivamente sulle cattedre
del Maestro Venerabile (e può trattarsi di un lampadario o candeliere a 3
luci), del 1° Sorvegliante (a 2 luci), del 2° Sorvegliante (a una luce) anche
per consentire loro la lettura del Rituale.
Vengono poi accesi, nel prosieguo dei Lavori, i 3
candelabri posti al centro del Tempio. A questo punto, secondo il Rituale, il
Maestro delle Cerimonie dovrebbe provvedere alla completa accensione delle luci
nel Tempio. Tuttavia, data l'importanza analogica delle parti rituali ancora da
compiere (lettura della Tavola e tracciamento o collocazione del Quadro di
Loggia),
sarebbe opportuno che il Maestro delle Cerimonie
accendesse soltanto una lampada (meglio una candela) sul tavolino de! Fratello
Segretario. In seguito, dopo l'approvazione delta Tavola architettonica
tracciata nella precedente tornata e dopo il tracciamento o la collocazione del
Quadro di Loggia, il Maestro delle Cerimonie può completare l'accensione di
tutte le luci del Tempio, prima di osservare "se nella sala dei passi
perduti vi sia qualche Fratello che chiede di entrare...".
Al termine dei Lavori, dopo il giuramento del
segreto, le luci nel Tempio andrebbero spente con un ordine esattamente inverso
a quello di accensione.
Poi, il Maestro delle Cerimonie cancella o toglie il
Quadro di Loggia, riallinea i 3 candelabri, inserisce il supporto musicale
previsto per la "marcia di uscita" e guida i Fratelli fuori del
Tempio secondo lo stesso ordine di ingresso.
Poi, mentre i Fratelli rimangono in attesa, il
Maestro delle Cerimonie rientra nel Tempio a spegnere il Testimonio, il Sole,
la Luna e il Delta Sacro, disinserendo il supporto musicale e curando che tutto
resti perfettamente in ordine.".
Detto ciò non rimane che fare una riflessione sul Rituale in uso nella propria Loggia e vedere quali sono le differenze. Personalmente trovo logico e massonicamente sensata l'esposizione del Mosca.
Fabio Pedrazzi
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