giovedì 11 ottobre 2018

IL FALSO MASSONE

Giorni orsono ho letto questo post: ma come si fa a riconoscere un falso massone?
Ringrazio il F:. che lo ha scritto, anche perché lo conosco. Lo ringrazio perché è un ottimo spunto di riflessione.
Già, come si fa?
Farò un piccolo esercizio dialettico presentando le mie riflessioni nei Tre gradi.

Riflessioni in Grado di Apprendista
Un falso massone lo si riconosce da come parla, da come si muove, dal suo comportamento sia nel Tempio che nel mondo profano, ma soprattutto lo si può sbugiardare facendosi presentare le proprie credenziali: brevetti e tessere o passaporti massonici... questo no, è di una Obbedienza che non va bene... questo nemmeno, l'anno scorso è stato espulso da XYZ ed è entrato con JJB (messe apposta queste lettere)... e così via. Snocciolando una sequela di giudizi che sfociano inesorabilmente in

un esercizio di esternamento storico-massonico da far invidia al Guenon.
Lo scoprire un falso massone, in Grado di Apprendista, richiede ottima memoria e buona conoscenza del mondo massonico.
Bisogna conoscere ogni G:.M:. di ogni Obbedienza, conoscere la storia personle di ogni massone presente nel panorama nazionale, declamare almeno una quindicina di frasi a effetto disquisire sulla regolarità o meno di questo o quel Rito e alla fine uscirsene con la mamma d tutte le esternazioni: siamo tutti apprendisti.

Generalmente chi tratta questo argomento in Grado di Apprendista lo fa con sufficiente arroganza e molte volte litigiosità. Insomma il Grado in questione lavora la Materia e si vede.

Riflessioni in Grado di Compagno d'Arte
Qui la faccenda un po' cambia, il massone ha fatto qualche passetto avanti sulla Via e comincia a capire che non di solo Materia è fatto l'uomo. Che un falso massone lo si può riconoscere magari cercando di capire il suo pensiero. Oppure cercando con esso un dialogo, un contatto che vada oltre i paramenti esposti o i Rituali che utilizza in tornata. Le diatribe del: io, sono più massone di te, si sono esaurite e ora ci si affida anche ad una sorta di sesto senso. Il massone in Grado di Compagno ha acquisito una certa sensibilità, anche dialettica (si spera) quindi è in grado di riconoscere un falso massone anche da come si muove nel Tempio oppure da come ragiona in una chat. Insomma ormai non lo fregano più.

Riflessioni in Grado di Maestro
Dopo la rituale morte e la rinascita, si è raggiunto finalmente quel grado di spiritualità che permetterà al falso massone di essere scoperto in un battibaleno. Basterà uno sguardo e... la domanda sorgerà spontanea: ma chi è il falso massone?
Questa domanda l'Apprendista non s'è l'è posta, e nemmeno il Compagno... ma il Maestro sì.
Lui ha messo il Compasso in primo piano e la domanda se la pone eccome.
Medita dentro di sé: prima di riconoscere un falso massone devo capire chi è un falso massone.

Giocando con la dialettica, come ho detto a inizio articolo, ho provato ad affrontare l'argomento nei primi 3 Gradi massonici.
Bene, direte, ma alla fine come si fa a riconoscere un falso massone?
Risponderò allo stesso modo in cui rispose un Maestro Zen ad un suo allievo che gli avea chiesto: Maestro chi è il più bravo tra di noi, chi potrà prendere la tua eredità?
Il Maestro si mise una scarpa in testa e se ne andò in silenzio... il suo successore lo aveva già trovato, era il ragazzo che faceva le pulizie e che non scambiò mai una parola con il Maestro, solo sguardi e silenzi.

Fabio Pedrazzi

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