martedì 21 agosto 2018

NAPOLI: CAPPELLA SANSEVERO... UN VIAGGIO ALCHEMICO

Sono tornato da pochi giorni da Napoli dove ho visitato per la prima volta la Cappella Sansevero, fatta costruire da Raimondo di Sangro. Non mi soffermerò né sulla storia (la trovate abbondante sui motori di ricerca) né sulle descrizioni dettagliate di ciò che si trova all'interno di questo luogo "sacro".
Questo edificio è un concentrato di cultura massonica, dove i simboli prendono vita rimanendo del tutto inerti agli occhi dei profani ma soprattutto ai loro cuori.
Per l'iniziato invece parla, parla e racconta una storia meravigliosa, ne fa un racconto esoterico ed alchemico.

La maggior parte dei visitatori si sofferma davanti al Cristo velato, opera fantastica, perfetta tanto da catalizzare lo sguardo profano. Ecco la prima formula alchemica: tutti a guardare la tecnica, il risultato, il marmo che appare soffice come un letto di piume... tutti a guardae e pochi a vedere cosa si cela sotto il velo. Il Cristo direte... no, l'inizio.
Sotto quel velo di pietra si nasconde la morte prima della rinascita è, per così dire, il gabinetto di riflessione della Cappella. E' il luogo dove il bussante si sofferma a meditare ciò che sta facendo, è la squadra, la materia, la fisicità che si dovrà trasmutare in spiritualità durante il cammino.

Ci sono altre due statue che rappresentano gli altri due gradini massonici: Compagno d'Arte e Maestro.
Sempre rimanendo sulle figure marmoree posso dire che esplicitano, a chi può vedere e sentire, ciò la Massoneria rappresenta e opera. Vi è il dominio sui vizi e le pulsioni, il cuore inffiammato dall'amore, la cornucopia e tutta un'altra serie di simboli che solo chi è iniziato e ha fatto un certo tipo di percorso può afferrare.

Alzando un po' il livello ritengo che all'interno di questo quadrato lungo esistono diversi piani di comprensione. Piani sottili che permettono di vedere in maniera chiara la Via da percorrere.
C'è una visione parziale sui tre gradi: Apprendista, Compagno, Maestro... c'è una visione un po' più elevata dove si possono osservare le virtù necessarie per intraprendere il percorso di trasmutazione del piombo in oro e c'è una visone d'insieme dove tutto diventa vibrazione e i simboli cominciano a palesarsi e trasformarsi in musica.
All'interno della Cappella Sansevero di Napoli ci sono le colonne e la loro distruzione, c'è la morte, la rinascita e la libertà.
C'è un gioco di prestigio talmente bello da oscurare in maniera magistrale il vero messaggio.
Se vi capiterà di entrarci provate a vederla senza fermarvi alla crosta esterna della bellezza, cercate di assaporarne l'armonia che emana e, se riuscirete, cercate di entrarne a far parte, lasciatevi assorbire dalla spirale senza fine dei piani sottili e dalla forza della pietra filosofale.

Fabio Pedrazzi

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