Quella che viene percepita come una delle reliquie più sacre per il Cattolicesimo, altro non sarebbe che il mantello dell'ultimo G:.M:. Templare. Un mantello che si tramandavano da un G:. M:. all'altro. Un telo rinvenuto in Terra Santa durante una delle prime crociate. Un telo antico, risalente all'epoca in cui un uomo di nome Gesù predicava da quelle parti.
Da qui i risultati scientifici che attestano la temporalità del telo in oggetto. Già, ma la figura impressa?
Questo volto, quello che vedete nell'immagine qui a fianco, è quello che viene considerato il volto di Gesù. Però la Chiesa non ha mai ufficialmente dichiarato reliquia la Sindone, anche papa Benedetto XVI l'ha chiamata "icona" e non reliquia. Già questo fatto mi fa pensare. Abbiamo il vero volto di Gesù e i suoi "pastori" non la innalzano a reliquia?
Un secondo indizio sta nell'altezza dell'uomo in effige. Troppo alto per la morfologia dell'epoca e del luogo.
Terzo indizio: una strana somiglianza. Qui sotto un'antica incisione con raffigurato Jacque de Molay, G:. M:. Templare mandato al rogo il 18 marzo del 1314 a Parigi dalla Santa Inquisizione.
L'uomo raffigurato sul telo della Sindone sarebbe lui.

Ecco perché il telo viene riconosciuto contemporaneo a Gesù ma la Chiesa non innalza a reliquia la Sindone. Come ho detto è una teoria, affascinante, ma sempre una teoria. Il lavoro di copia-incolla che la Chiesa Cattolica ha fatto nel corso dei secoli fu fatto anche in questo caso. Un'operazione di marketing fantastica utilizzando alcune delle regole che ancora oggi si usano nella comunicazione: una cosa vera (il telo), una cosa verosimile (l'utilizzo nel sepolcro), una cosa falsa (è Gesù)... la cosa falsa diventa vera o, perlomeno, verosimile.
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