Ecco un esempio di libertà personale e di democrazia pari a quella di un criceto nella gabbietta. In una società che di garantismo si veste a ogni sorgere del sole, una proposta (per fortuna per ora solo proposta) di legge come questa appare quantomeno anacronistica.
Ma come, si vuole cacciare, o non far entrare, nella Pubblica Amministrazione i Massoni mentre in Parlamento siedono inquisiti e condannati o prosciolti solo per decorrenza dei termini o prescrizioni nate ad hoc? In Massoneria basta solo il sentore di un'inchiesta che si viene immediatamente sospesi e messi da parte fino alla risoluzione del problema. Per essere accettati in Massoneria bisogna avere la fedina penale pulita, linda...
Questo è il livello di libertà che c'è in questo nostro Paese?
Perché si è venuto a creare il binomio: Massoneria-Mafia?
A chi realmente dà fastidio la nostra Istituzione?
Perché non si riesce a far capire al mondo profano quanto di buono fa la Massoneria italiana?
Tutte domande vecchie di decenni che faticano a trovare risposte serie. Una cosa è certa: nell'immaginario collettivo la Massoneria è vista come qualcosa di oscuro e pericoloso, una associazione di persone che si riuniscono segretamente per tramare alle spalle del popolo italiano.
Nulla di più falso. All'onorevole Davide Mattiello, eletto come indipendente nelle liste del PD ed ex braccio destro, guarda caso, di Don Ciotti è venuta la brillante idea di formulare tale proposta.
Perché?
Quali sono le vere motivazioni?
Per quale motivo ciclicamente la Massoneria italiana viene messa alla gogna mediatica?
Sia la Bindi che Mattiello, arrivano da quell'area Democratico-Cristiana di vecchia memoria. Sarà una coincidenza? Ancora dobbiamo pensare a trame sotterranee o a pensieri che si vorrebbero convogliati, tramite "passetti" vari, in stanze segrete dove farli decantare sino a marcire nel silenzio?
Non lo so, sono solo supposizioni e velate inquietudine mattutine.
Nessun commento:
Posta un commento
Nota. Solo i membri di questo blog possono postare un commento.